Centro Diagnostico Salus a Polistena (RC)

2012 – 2013
Progetto: Fabio Carrabetta & Barbara Di Palma

Il progetto prevede la riqualificazione funzionale ed estetica degli spazi interni del Centro Diagnostico. A tal fine, abbiamo ritenuto opportuno rivisitarne tutti gli ambienti, per migliorarne, oltre che la fruizione, anche l’aspetto estetico.
L’ingresso principale è stato spostato al centro, in corrispondenza della grande apertura ed è stato provvisto di una piccola rampa per consentire agevolmente l’accessibilità ai disabili. La vetrata è costituita da quattro ante, due delle quali scorrevoli elettricamente. Il vecchio ingresso viene utilizzato solo all’occorrenza, come uscita di sicurezza con apertura a battente verso l’esterno. Tutti gli infissi sono stati sostituiti con elementi più prestazionali dal punto di vista termoacustico e posizionati a filo interno della muratura. Per quanto riguarda la distribuzione degli spazi, la collocazione della sala d’attesa è stata invertita con quella dell’accettazione, per avere l’accoglienza direttamente davanti all’entrata. Quest’area è stata valorizzata e resa più affascinante tramite il posizionamento centrale a isola del desk, un’armadiatura continua a ponte sulla fotocopiatrice sullo sfondo e due grandi corpi illuminanti a sospensione. Il vano d’accesso alla sala d’attesa, posta lateralmente, è stato spostato e ridimensionato, per sottolineare la separazione tra i due ambienti, consentire una più razionale disposizione delle sedute e la collocazione a muro di uno schermo per l’intrattenimento dei pazienti e l’eventuale comunicazione con loro. La porta del bagno è stata inoltre riposizionata, in modo da separarne l’ingresso rispetto all’accettazione e renderlo di pertinenza esclusiva dei pazienti. Nell’ala di destra del Centro Diagnostico, invece, la collocazione della sala prelievi è stata invertita con quella dell’amministrazione e tra le due è stato mantenuto il bagno riservato al personale. Tutti gli spazi sono stati valorizzati tramite la progettazione di arredi su misura, per rendere più “puliti”, funzionali ed eleganti gli ambienti e nascondere, ove possibile, con delle pannellature, i pilastri precedentemente aggiunti alla struttura e gli elementi tecnici. La parete in vetro della sala prelievi è stata sostituita da un tramezzo in muratura, per la necessità di rendere opaca tale divisione. La sala prelievi è caratterizzata da un lungo mobile contenitivo su disegno, che funge anche da base da appoggio per il lavello. Sopra ci sono dei pensili che inglobano i due pilastri esistenti. Il bagno è stato ridisegnato, inserendo una base contenitiva su disegno con lavello da appoggio e un mobile contenitivo a colonne, anch’esso su disegno, che prosegue anche nella stanza dell’amministrazione. Un’altra armadiatura continua corre lungo la parete di fronte alla scrivania, proseguendo anche nel disimpegno, in modo da nascondere il quadro elettrico. Infine, un ulteriore mobile contenitivo è stato collocato al margine del vano scala. Elemento forte, caratterizzante tutto il progetto è poi un lungo nastro di legno di ulivo, materiale autoctono per eccellenza, che corre attraverso lo spazio divenendo ora seduta, ora struttura di sostegno per i corpi illuminanti.